Coordinamento di Area: Dott.ssa Valentina Vattani  


Il servizio di risposta ai quesiti non è più attivo a partire da gennaio 2017

Un quesito sulla nozione di sottoprodotto
È sufficiente che un prodotto abbia un valore di mercato perché non sia "rifiuto" e diventi "sottoprodotto" o "materia prima secondaria"? - Risposta a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito sul prelievo da parte di autospurgo di liquami domestici da più utenze
Il mio quesito riguarda l'attività di espurgo delle fosse settiche provenienti dai privati cittadini, effettuato da ditta autorizzata. Premesso che ogni trasporto di rifiuti deve essere accompagnato dal formulario d'identificazione previsto dall'art. 193 del D.Lgs. 152/06, con la presente nota sono a chiedere se è possibile, nel caso di pulizia delle fosse settiche, attività che in genere da luogo alla produzione di piccoli quantitativi di rifiuti per più abitazioni, è possibile utilizzare un unico formulario per più espurghi (trasporto cumulativo). Specificando nelle annotazioni comunque il nominativo, via, civico e quantità presunta del rifiuto prelevato. Verranno compilati i campi relativi all'unità locale di produzione con vedi annotazioni, quello del peso presunto con la sommatoria dei pesi dei singoli espurghi. - Risposta a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito sulla natura giuridica del letame rispetto ai liquami zootecnici
In relazione all'articolo "Ma davvero il letame non è mai un rifiuto?" (a firma di Maurizio Santoloci) chiedo se il liquame di origine zootecnica viene equiparato giuridicamente alle materie fecali di origine agricola? In particolare quando nella vasca aziendale il letame è misto al liquame… - Risposta: a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito sul trasporto di rifiuti pericolosi da parte di un privato cittadino
Se un privato cittadino trasporta con il proprio mezzo rifiuti pericolosi (gomme d'auto, batterie esauste, guaine bituminose, etc) è obbligato ad avere un formulario, e a che sanzione va incontro? - Risposta a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito sulla natura giuridica del letame
In relazione all'articolo "Ma davvero il letame non è mai un rifiuto" chiedo a che titolo il letame viene venduto - Risposta a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito su potere/dovere di sequestro (di iniziativa) ad opera del tecnico ARPA con funzioni di polizia giudiziaria
Un tecnico ARPA con funzioni di polizia giudiziaria  deve obbligatoriamente eseguire il sequestro di iniziativa nei reati in materia di rifiuti ed acque? - Risposta a cura del Dott. Maurizio Santoloci
Un quesito su mancata presentazione del MUD
L'art. 258 del D.Lgs. 152/2006 prevede la sanzione pecuniaria da duemilaseicento a quindicimila euro per la mancata presentazione del MUD dell'anno di riferimento; il secondo capoverso del comma 1 dello stesso articolo prevede che qualora il ritardo sia compreso nei seguenti 60 giorni dalla scadenza del termine stabilito, una sanzione minore. Pertanto la presentazione del MUD in ritardo oltre il 60° giorno dalla scadenza del termine stabilito, viene equiparato alla mancata presentazione del MUD? - Risponde la Dott.ssa Valentina Vattani
Un quesito su un tema diffuso ed attuale
L'art. 212 del D.Lgs 152/06 prevede l'obbligo di iscrizione all'Albo dei Gestori Ambientali per lo svolgimento, tra l'altro, dell'attività di trasporto di rifiuti pericolosi e non. Un Ente pubblico, ad es. un Comune, che trasporta sui propri mezzi dei rifiuti, accompagnati da apposito formulario, necessita di iscrizione all'Albo? Il dubbio nasce per via del continuo riferimento alle sole imprese nell'art. 212 (diversamente da quanto accade invece nell'art. 193 sui formulari). - Risposta a cura della Dott.ssa Valentina Vattani
Un quesito su abbandono di eternit
"E' corretto applicare l'art. 255, comma 1, del D. Lgs. n. 152 del 2006 per l'abbandono in area agricola di rifiuti costituiti da macerie e pezzi di cemento amianto (eternit) eseguito da un cittadino privato? - Risposta a cura della Dott.ssa Valentina Vattani
Un quesito sulle deroghe delle Regioni alla disciplina di terre e rocce da scavo
"È ormai noto come in alcune regioni, con provvedimenti di vario tipo, siano state introdotte deroghe all'applicazione dell'art. 186 D.Lgs. n. 152/06 in materia di "Terre e rocce da scavo" (es. per quantitativi di terra esigui): non riesco a capire come sia possibile che le Regioni introducano delle vere e proprie deroghe al Testo Unico ambientale che afferisce ad una materia di competenza esclusiva dello Stato, anche se è non contemplata alcuna delega o possibilità di modifica per le stesse. Al contempo, non sono riuscita a reperire, forse perchè non esistono, disposizioni ministeriali o altre fonti giuridiche su cui fondare un'applicazione più blanda della norma per alcuni casi, così come non trovo giustificazioni all'interpretazione secondo la quale l'art. 186 non si applica nell'ipotesi di riutilizzazione dei materiali nello stesso sito di produzione." - Risposta a cura dell'Avv. Valentina Stefutti e della Dott.ssa Valentina Vattani

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