Coordinamento di Area: Dott.ssa Valentina Vattani  
Corte di Cassazione Penale, Sez. III, sentenza del 29 aprile 2021, n. 16346 - Combustione illecita di rifiuti
Condannato ai sensi dell'art. 256-bis d.lgs. n. 152/2006 per aver appiccato il fuoco ad un cumulo di rifiuti, anche di tipo pericoloso - quali flaconi di plastica, contenitori di prodotti chimici ed altri residui di attività edilizia - depositati in maniera incontrollata sul fondo di sua proprietà. La presenza di rifiuti pericolosi porta ad escludere l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 28 aprile 2020, n. 13121 - Sfalci e potature
Natura degli sfalci e delle potature e responsabilità del Sindaco in caso di mala gestione dei centri di raccolta comunali di rifiuti.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 28 aprile 2020 n. 13105 - Raccoglitore e trasportatore abusivo di rifiuti
La Cassazione ribadisce il principio per cui è sufficiente un unico trasporto di rifiuti senza autorizzazione per integrare il reato di cui all'art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 17 aprile 2020, n. 12393 - Discarica abusiva ed abbruciamento di rifiuti
Distinzione tra discarica abusiva e deposito incontrollato e concorso tra la contravvenzione afferente la gestione di una discarica abusiva (art. 256, comma 3, D.Lgs. 152/2006) ed il delitto di abbruciamento di rifiuti depositati in modo incontrollato (art. 256 bis D.Lgs. n. 152/2006).
Cassazione Penale - Sez. III - sentenza del 10 luglio 2019 n. 30397
La gestione dei rifiuti con inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione ha natura di reato di mera condotta per la cui integrazione non assume rilievo l'idoneità della condotta a recare concreto pregiudizio al bene finale.
CORTE COSTITUZIONALE - sentenza del 29 maggio 2019 n. 129 - Illegittimità costituzionale della normativa regionale della Toscana in materia di rifiuti
Deve essere dichiarata incostituzionale, per violazione dell'art. 117, comma 2, lett. s) Cost. - la normativa della Regione Toscana che attribuisce alla Regione stessa le competenze, nella specie in materia di rifiuti, già esercitate dalle Province in materia di controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti e accertamento delle relative violazioni, nonché di verifica e controllo dei requisiti previsti per l'applicazione delle procedure semplificate.
Cassazione Penale - Sez. III - sentenza del 30 aprile 2019 n. 17813 - In materia di rifiuti le difficoltà economiche non sono motivo di giustificazione per non procedere alle attività di bonifica
Gli enti locali hanno il dovere di dare priorità alle spese necessarie per gli adempimenti in materia di corretta gestione dei rifiuti e delle connesse attività quali le attività bonifiche, non esistendo un principio di giustificazione di tipo economico per non procedere.
Cassazione Penale - Sez. III - sentenza del 28 marzo 2019 n. 13606 - Abbandono rifiuti e posizione del proprietario dell'area
Con riferimento al reato di abbandono di rifiuti, non sempre la posizione del proprietario o possessore dell'area può configurare un'ipotesi di concorso nel reato.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 21 novembre 2018, n. 52422 - La falsa fertirrigazione con le acque di vegetazione dei frantoi oleari
Integra il reato previsto dall'art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006 lo spandimento incontrollato delle acque di vegetazione provenienti da un bacino di stoccaggio, potendosi applicare la disciplina prevista dalla legge 11 novembre 1996, n. 574 ai soli casi in cui i reflui oleari abbiano una loro utilità ai fini agricoli
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 12 ottobre 2018, n. 46221 - Reato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti
L'occasionalità dell'abbandono o del deposito incontrollato di rifiuti non rileva ai fini della configurabilità del reato, che può essere commesso nell'esercizio di qualsiasi impresa o ente, con personalità giuridica o operante di fatto. Inoltre i titolari ed i responsabili di enti ed imprese rispondono del reato di abbandono incontrollato di rifiuti anche sotto il profilo della omessa vigilanza sull'operato dei dipendenti.

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